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Che cos’è la Diastasi Addominale?
Per Diastasi Addominale si intende:
separazione eccessiva tra il muscolo retto dell’addome dx e sn, caratterizzata da un cedimento della fascia di tessuto connettivo che li contiene (linea alba).
Si può considerare patologica quando questa distanza supera i 2-2,5 cm.
Generalmente colpisce soprattutto le donne e in alcuni casi anche gli uomini, i neonati prematuri e i bambini.

Tutt’ ora risulta una patologia ancora poco nota e a causa della sua molteplice sintomatologia la diagnosi non è sempre immediata. Di grande sostegno alla formulazione di una diagnosi sono le circostanze in cui è possibile che si sviluppi. I maggiori fattori di rischio sono rilevati in gravidanza ma c’è possibilità anche che possa svilupparsi in altri momenti della nostra storia clinica.
I FATTORI DI RISCHIO che aumentano la possibilità di sviluppo della diastasi addominale in gravidanza sono:
– feto con un peso elevato
– età superiore ai 35 anni
– gestazioni multiple
– multiparità
– parto cesareo
N.B: In Gravidanza la diastasi addominale è assolutamente fisiologica in quanto deve consentire al feto di espandersi senza ostacoli. Si può parlare di patologia se la diastasi persiste dopo circa 10-12 mesi dal parto.
Altre cause di sviluppo non imputabili alla gravidanza sono:
– indebolimento muscolare e sedentarietà (ipotonicità)
– eccessiva attività fisica (ipertonicità)
– squilibrio pressorio tra addome e torace
– atteggiamenti posturali scorretti
– sovrappeso
– anzianità
– tosse cronica
I sintomi e le conseguenze della presenza della Diastasi, come dicevamo, sono molto comuni. Ciò comporta difficoltà nel riconoscerla e richiede attenzione alla storia clinica e quotidiana del paziente:
– mal di schiena
– dolori alle ànche e al bacino
– postura in iperlordosi
– gonfiore che si accentua dopo i pasti
– peristalsi molto evidente a occhio nudo
– difficoltà digestive
– ernia ombelicale
– nausea
– senso di pesantezza al pavimento pelvico
– problematiche a livello urogenitale
– difficoltà respiratorie
– difetto estetico: grinze cutanee in rilassamento; gonfiore in contrazione (“cresta” in corrispondenza della linea alba)
Un aiuto valido per la diagnosi ci può arrivare dall’effettuarsi di un’ecografia muscolo tendinea della parete addominale, di una visita chirurgica o di una valutazione manuale
Per il trattamento è fondamentale un approccio multidisciplinare. Consigliati e spesso necessari sono:
– Esercizi mirati al riequilibrio delle pressioni interne e della colonna vertebrale e alla tonificazione della muscolatura addominale e pelvica (es: ginnastica Ipopressiva)
– Alimentazione adeguata
– Trattamento osteopatico
– Intervento chirurgico nei casi più gravi
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Dott.ssa Giulia Capomagi
Dottoressa in Scienze Motorie e Osteopata, post graduate sulla Gravidanza e problematiche femminili. Specializzata in Ginnastica Addominale Ipopressiva, riabilitazione della Diastasi Addominale e Osteopatia Pediatrica.
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